Dalla lettura critica di Sonia Patrizia Catena per la personale “Passo dopo passo” di Claudio Lepri (Milano, 2018): “L’architettura, soggetto principale del suo lavoro, [è] elemento con cui guardare il tempo che scorre o l’ombra che si muove e si trasforma in altro, sino al legame con l’uomo e il movimento. […] Istanti veloci o lenti che per l’artista sono soprattutto interiori e la percezione, impregnata di ricordi, non è pura”.